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Indice europeo 2025 dell’IA nell’istruzione (AI Index): qual è il paese più all’avanguardia nell’uso dell’ intelligenza artificiale a scuola?

Scritto da GoStudent IT | 4-nov-2025 14.02.22

Mentre gli Stati Uniti restano un punto di riferimento mondiale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale – grazie a colossi tecnologici come NVIDIA, Google e OpenAI, protagonisti di una vera e propria corsa globale all’innovazione, altri Paesi stanno abbracciando l’IA come uno strumento potente e trasformativo per il mondo dell’educazione.

In tutta Europa, l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui studenti e insegnanti apprendono e lavorano. Tuttavia, se da un lato molte scuole e docenti hanno già integrato strumenti generativi nelle proprie attività quotidiane, dall’altro i governi stanno ancora definendo come regolare, sostenere e monitorare questo cambiamento tecnologico rivoluzionario.

L’Indice europeo dell’IA nell’istruzione 2025 è stato creato per mappare questa trasformazione.
Analizza come i diversi Paesi europei stanno introducendo l’intelligenza artificiale nei propri sistemi educativi, attraverso strategie nazionali, programmi di formazione per insegnanti, quadri etici di riferimento e applicazioni pratiche nelle aule.

L’Indice prende in esame sei Paesi: Spagna, Italia, Francia, Austria, Germania e Regno Unito.
Sono inoltre presenti tre menzioni speciali per la loro capacità di costruire competenze nel campo dell’IA: Paesi Bassi, Estonia e Polonia hanno infatti dimostrato iniziative promettenti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’istruzione.

Indice dei contenuti

  1. Key Takeaways

  2. Che cos’è l’AI Act dell’Unione Europea?

  3. Come è stato sviluppato l’Indice europeo dell’IA nell’istruzione

  4. Come leggere l’Indice

  5. Paesi europei leader nell’integrazione dell’IA nell’istruzione

  6. Spagna

  7. Italia

  8. Paesi a uno stadio intermedio di sviluppo dell’IA educativa

  9. Francia

  10. Austria

  11. Paesi emergenti nella pianificazione dell’IA educativa

  12. Germania

  13. Regno Unito

  14. Menzioni speciali

  15. Diventare Leader Globali nell’Intelligenza Artificiale

Key Takeaways: intelligenza artificiale nelle scuole europee

  • La Spagna, con un punteggio di 4,6 nell’Indice europeo dell’IA nell’istruzione 2025, guida la classifica come il paese che ha integrato in modo più efficace l’intelligenza artificiale nel sistema educativo.

  • L’Italia ha ottenuto un punteggio di 3,8, grazie a una forte visione strategica, ma con risultati più bassi in termini di principi etici e linee guida sull’uso dell’IA nell’istruzione.

  • La Francia totalizza 3,3 punti, distinguendosi per una base giuridica e normativa solida, ma con minore attenzione alla governance e al monitoraggio.

  • L’Austria, con un punteggio di 3, è frenata dall’assenza di obiettivi chiari sull’introduzione dell’intelligenza artificiale nel proprio sistema scolastico.

  • La Germania ottiene 2,7 punti, segnalando la necessità di ulteriori sviluppi nelle linee guida legali per l’uso dell’IA nell’istruzione.

  • Il Regno Unito, con un punteggio di 2,4, risulta in ritardo rispetto agli altri Paesi europei analizzati.

L’obiettivo dell’Indice europeo dell’IA nell’istruzione 2025 è offrire un quadro chiaro e basato su dati concreti sullo stato attuale dell’Europa rispetto alle principali sfide legate all’intelligenza artificiale in ambito educativo, rispondendo a domande come:

  • Quali Paesi dispongono già di piani nazionali e sistemi di monitoraggio per l’IA a scuola?

  • Quali stanno investendo nella formazione degli insegnanti e nella definizione di standard etici?

  • Dove l’IA viene già utilizzata in modo informale nelle classi, in anticipo rispetto alle politiche pubbliche?

Monitorando il livello di preparazione e progresso dei diversi Paesi europei, l’Indice mira a supportare decisori politici, educatori e ricercatori nel costruire un futuro dell’istruzione in cui l’IA venga utilizzata in modo responsabile, etico ed efficace.

L’analisi si basa sugli standard definiti dall’AI Act dell’Unione Europea, per valutare il livello attuale e futuro di preparazione dei Paesi europei all’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore educativo.

Che cos’è l’AI Act dell’Unione Europea?

L’AI Act (Artificial Intelligence Act) è una regolamentazione europea che definisce un quadro giuridico per lo sviluppo, l’applicazione e la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale.
Il suo obiettivo è garantire che l’IA venga sviluppata e utilizzata in modo sicuro, etico e trasparente, promuovendo al tempo stesso l’innovazione tecnologica in Europa.

Tra i punti principali dell’AI Act troviamo:

  • La valutazione e la regolamentazione dei rischi in un contesto di crescita tecnologica rapida, in particolare riguardo ai sistemi di IA autonomi e alle categorie di persone vulnerabili o marginalizzate.

  • Le considerazioni etiche legate allo sviluppo e all’uso di tecnologie come il machine learning, l’elaborazione del linguaggio naturale, le piattaforme di intelligenza artificiale, il riconoscimento facciale, la computer vision e altri strumenti avanzati.

  • L’elaborazione di linee guida sulle migliori pratiche di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale.

  • La promozione dell’eccellenza e dell’innovazione, anche attraverso il sostegno alle startup specializzate in IA.

  • La riduzione dei rischi etici legati agli ecosistemi e ai prodotti di IA sviluppati da grandi aziende.

Come è stato sviluppato l’AI Index europeo per l’istruzione

L’AI Index europeo per l’istruzione si basa su un modello comparativo elaborato attraverso l’analisi di strategie governative ufficiali, linee guida ministeriali e piani dedicati all’intelligenza artificiale nel settore educativo, pubblicati tra il 2023 e il 2025.

L’Indice valuta tre grandi aree, capacità di sviluppo dell’IA, innovazione ed etica, insieme ad altri fattori chiave che descrivono il livello di maturità tecnologica all’interno delle istituzioni educative europee.

Ogni Paese è stato analizzato secondo sette dimensioni che riflettono sia la preparazione strategica sia il grado di attuazione pratica.

Le sette dimensioni di valutazione

 

Dimensione

Cosa misura

Visione strategica e obiettivi

La presenza di una visione nazionale coerente per l’uso dell’intelligenza artificiale nell’istruzione, integrata con le più ampie strategie digitali o di innovazione del Paese.

Principi ed etica

Il livello di chiarezza e integrazione degli standard etici, della protezione dei dati, della supervisione umana e dell’inclusione nei documenti ufficiali e nelle linee guida per insegnanti.

Base legale e normativa

L’esistenza di strumenti giuridici vincolanti o decreti ministeriali che regolano l’uso dell’IA nell’istruzione, in conformità con l’AI Act dell’UE e il GDPR.

Modello di implementazione

Il grado in cui i piani sono passati dalla fase di discussione alla realizzazione concreta, con finanziamenti, piattaforme nazionali e scadenze definite.

Applicazioni e casi d’uso

Il livello di integrazione in classe: strumenti per insegnanti, applicazioni di apprendimento per studenti e sistemi di gestione scolastica basati su IA.

Governance e monitoraggio

I meccanismi di supervisione, raccolta dati, valutazione dei risultati e responsabilità istituzionale.

Formazione e sviluppo delle competenze

I programmi nazionali e le iniziative formative volte a dotare insegnanti e dirigenti scolastici di competenze digitali e pedagogiche legate all’intelligenza artificiale.

La scala di valutazione (da 1 a 5 stelle)

 

Punteggio

Descrizione

⭐⭐⭐⭐⭐

Quadro normativo chiaro, attuazione a livello nazionale e sistemi di monitoraggio attivi.

⭐⭐⭐⭐

Piano o strategia ufficiale adottata, con attuazione in corso ma non ancora uniforme.

⭐⭐⭐

Iniziative concrete o progetti pilota esistenti, ma implementazione ancora parziale.

⭐⭐

Progetti isolati o regionali, senza coerenza nazionale.

Assenza di strategie o linee guida strutturate sull’IA nell’istruzione.

 

Come leggere l’AI Index

Il punteggio complessivo di ciascun paese rappresenta il livello medio di maturità rispetto alle sette dimensioni analizzate.
Un governo, ad esempio, può eccellere nei principi etici, ma essere ancora in ritardo nella formazione degli insegnanti o nei meccanismi di monitoraggio.

L’AI Index europeo per l’istruzione non misura il grado di “entusiasmo verso l’innovazione”, bensì il livello di maturità delle politiche pubbliche, ovvero quanto un Paese sia vicino a garantire che l’intelligenza artificiale venga utilizzata in modo sicuro, etico e sostenibile per migliorare l’apprendimento.

Un punteggio elevato riflette quindi coerenza e solidità oggettiva delle strategie, non semplicemente l’attenzione mediatica.
Al contrario, un punteggio basso indica frammentazione o assenza di una governance formale, anche nei casi in cui alcune scuole del paese stiano già sperimentando strumenti basati su IA.

Poiché i sistemi educativi nazionali differiscono per modello di governance, struttura dei finanziamenti e tradizione amministrativa, l’Indice non confronta i formati dei piani, ma valuta il loro stadio di maturità.
Un Paese può quindi ottenere un punteggio alto sia adottando un modello centralizzato (come l’Italia), sia un modello distribuito e orientato all’innovazione (come la Germania), purché siano presenti meccanismi concreti di attuazione, monitoraggio e formazione.

Scopri anche quali sono i migliori paesi per un istruzione orientata al futuro.



  • La Spagna guida la classifica dell’AI Index europeo per l’istruzione, con un punteggio complessivo di 4,6.
    Ottiene cinque punti nelle dimensioni Principi ed etica e Formazione e sviluppo delle competenze, mentre riceve tre punti per le dimensioni Governance e monitoraggio e Modello di implementazione.
  • L’Italia si posiziona al secondo posto con un punteggio totale di 3,8, ottenendo cinque punti nelle dimensioni Applicazioni e casi d’uso e Governance e monitoraggio.
    Il punteggio complessivo risulta penalizzato dal valore più basso, due punti, nella dimensione Principi ed etica.
  • La Francia si colloca al terzo posto, con un punteggio complessivo di 3,3, ricevendo cinque punti nella dimensione Principi ed etica, ma solo due punti in Governance e monitoraggio.
  • Segue l’Austria, al quarto posto, con un punteggio totale di 3.
    Ottiene quattro punti nelle dimensioni Base legale e normativa e Formazione e sviluppo delle competenze, ma solo due punti nella dimensione Visione strategica e obiettivi.
  • La Germania si trova al quinto posto, con i suoi piani di sviluppo dell’IA che raggiungono un punteggio totale di 2,7.
    Riceve quattro punti nelle dimensioni Principi ed etica e Formazione e sviluppo delle competenze, ma solo un punto in Governance e monitoraggio.
  • Il Regno Unito ottiene un punteggio complessivo di 2,4 per la sua strategia emergente, con tre punti nelle dimensioni Principi ed etica, Modello di implementazione e Governance e monitoraggio, ma con la necessità di ulteriori sviluppi nelle altre aree di valutazione. 

Paesi leader in Europa nell’integrazione dell’IA nell’istruzione

Spagna ⭐⭐⭐⭐⭐ (4,6)

Fase di attuazione: 🟢 Implementazione in corso

La Spagna ha sviluppato un piano strategico completo per l’uso dell’intelligenza artificiale nel sistema educativo.
Il Paese riconosce il valore dell’integrazione dell’IA nelle aule per studenti di tutte le età, promuovendo un approccio pro-sociale alla formazione del corpo docente e un’enfasi eccezionale su etica e sicurezza.

Visione strategica e obiettivi ⭐⭐⭐⭐

Promuovere un uso responsabile, sicuro ed etico dell’intelligenza artificiale nell’istruzione.


Sviluppare la competenza digitale e l’alfabetizzazione all’IA tra studenti e insegnanti.


Preparare le scuole ad adattarsi al cambiamento tecnologico.


L’educazione all’IA fa parte della strategia più ampia “España Digital 2026”.


Principi ed etica ⭐⭐⭐⭐⭐

Forte attenzione alle sfide etiche e alla sicurezza.


Adozione delle raccomandazioni UNESCO sull’etica dell’IA nell’istruzione e dei quadri normativi europei (AI Act dell’UE).


Enfasi sull’alfabetizzazione etica all’IA e sulle questioni relative al suo uso da parte di docenti e studenti.


Base legale e normativa ⭐⭐⭐⭐

Riferimenti espliciti all’AI Act dell’UE, al GDPR e alle leggi spagnole sulla protezione dei dati (LOPDGDD).


Raccomanda che le scuole eseguano una Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA) per gli strumenti di IA, specificando che la responsabilità della conformità spetta alle autorità educative.


Al momento non esiste una legge specifica sull’IA per l’istruzione, ma la base giuridica è già chiaramente integrata.


Modello di implementazione ⭐⭐⭐

La guida ufficiale funge da quadro di riferimento nazionale, non da piano prescrittivo.


Fornisce alle scuole indicazioni per valutare e adottare responsabilmente gli strumenti di IA, suggerendo la creazione di piani d’azione locali o regionali.


Sono attivi progetti pilota, come “IA en el aula”, sostenuti a livello regionale in Catalogna e Andalusia.


Applicazioni e casi d’uso ⭐⭐⭐⭐

Gli usi educativi elencati includono apprendimento personalizzato, valutazione formativa, automazione amministrativa, accessibilità per studenti con bisogni speciali e supporto agli insegnanti.


Il documento segnala anche i limiti dell’IA generativa e la necessità di una validazione umana costante.


Governance e monitoraggio ⭐⭐⭐

La guida sottolinea i principi di governance, raccomandando la creazione di comitati di supervisione sull’IA nelle scuole, il monitoraggio continuo dei rischi e la valutazione dell’impatto sulla qualità e l’equità dell’insegnamento.


Non è ancora stata istituita un’autorità centrale di monitoraggio né un sistema di indicatori di performance (KPI).


Formazione e sviluppo delle competenze ⭐⭐⭐⭐⭐

L’Instituto Nacional de Tecnologías Educativas y de Formación del Profesorado (INTEF) ha una missione dedicata alla formazione degli insegnanti in ambito IA.


La guida collega le competenze di IA al Marco di riferimento delle competenze digitali per l’insegnamento (MRCDD).


L’INTEF produce materiali formativi, corsi online (MOOC) e webinar sull’IA nell’istruzione, oltre a promuovere comunità professionali di apprendimento per docenti.


Italia ⭐⭐⭐⭐ (3,8)

Fase di attuazione: 🟢 Implementazione in corso

La visione dell’Italia per l’intelligenza artificiale a scuola mira a potenziare l’accesso all’apprendimento personalizzato e a migliorare l’efficienza amministrativa e gestionale.
Il piano nazionale sottolinea inoltre l’importanza di sviluppare il pensiero critico negli studenti, come complemento essenziale alla competenza digitale.

Visione strategica e obiettivi ⭐⭐⭐⭐

L’IA è considerata una tecnologia trasformativa per la didattica, l’amministrazione e la gestione scolastica.


Gli obiettivi principali sono:


favorire l’apprendimento personalizzato;


promuovere l’innovazione educativa;


aumentare l’efficienza amministrativa e la trasparenza;


sviluppare le competenze digitali e il pensiero critico.


I progetti iniziali si concentrano sulla validazione dell’ipotesi che l’IA possa generare valore aggiunto nella didattica e nelle esperienze educative.


Principi ed etica ⭐⭐

I principi fondanti si basano su centralità della persona, equità, innovazione etica, trasparenza e non discriminazione.


I requisiti etici pongono enfasi su inclusività, trasparenza dei processi decisionali (explainability) e responsabilità, anche se al momento non è ancora presente un focus specifico sull’alfabetizzazione etica all’IA.


Base legale e normativa ⭐⭐⭐⭐

La conformità a GDPR e AI Act garantisce un approccio di privacy by design.


Le linee guida sono approvate dal Garante per la protezione dei dati personali, che assicura la tutela dei dati degli studenti anche nei test condotti dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione).


Al momento non esiste una legge specifica che regoli l’uso dell’intelligenza artificiale nelle scuole, ma la base normativa è chiara e in linea con le direttive europee.


Modello di implementazione ⭐⭐⭐⭐

Il piano italiano presenta un quadro completo di implementazione del ciclo di vita dell’IA nella scuola, dalla progettazione all’uso.


UNICA, la piattaforma sviluppata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), offre a insegnanti e studenti accesso a risorse e strumenti digitali.


Gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado saranno i primi a testare le nuove tecnologie.


Applicazioni e casi d’uso ⭐⭐⭐⭐⭐

I dirigenti scolastici sono chiamati a guidare le iniziative e l’attuazione dei progetti legati all’IA.


Personale amministrativo, docenti e studenti beneficeranno dell’utilizzo di strumenti basati sull’intelligenza artificiale.


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito collabora con Google per offrire risorse e strumenti, tra cui Gemini, insieme a esercitazioni guidate rivolte agli studenti delle scuole superiori.


Governance e monitoraggio ⭐⭐⭐⭐⭐

La piattaforma UNICA fornirà una mappatura nazionale delle iniziative per monitorare l’evoluzione dei progetti pilota, mentre l’INVALSI si occuperà della valutazione dei risultati.


Formazione e sviluppo delle competenze ⭐⭐⭐

Il primo progetto sperimentale coinvolgerà 15 classi distribuite nelle regioni Lazio, Lombardia, Toscana e Calabria.


La formazione sarà erogata tramite UNICA, in modalità autogestita, senza scadenze o sistemi di valutazione strutturati.


Paesi a uno stadio intermedio di sviluppo dell’IA educativa

Francia ⭐⭐⭐ (3,3)

Fase di attuazione: 🟡 Prime fasi di implementazione

Nel giugno 2025, il Ministero francese dell’Istruzione Nazionale ha istituito il documento “L’IA en éducation: Cadre d’usage” (Intelligenza artificiale nell’istruzione: quadro d’uso), che definisce gli obiettivi e i limiti necessari per l’introduzione dell’IA nelle scuole.
Il quadro prevede rigorose norme di conformità in particolare per quanto riguarda l’uso dei dati e la supervisione umana.

Visione strategica e obiettivi ⭐⭐⭐

L’IA è considerata una tecnologia trasformativa da comprendere, utilizzare in modo critico e integrare responsabilmente nell’istruzione.


L’accento è posto sull’uso dell’IA per rafforzare le competenze civiche e scientifiche e supportare gli insegnanti.


Il cadre d’usage rappresenta un quadro d’utilizzo, non ancora una strategia nazionale con scadenze o finanziamenti definiti.


Il piano formale nazionale è previsto per la primavera 2026.


Il piano generale sull’IA del governo francese include considerazioni specifiche per l’istruzione.


Principi ed etica ⭐⭐⭐⭐⭐

Le considerazioni etiche sono al centro del quadro d’uso, fondato sui valori della Repubblica francese, sulla supervisione umana, sull’uso di un’IA sobria e sostenibile dal punto di vista ambientale, sull’inclusione, l’accessibilità, l’equità e la preferenza per strumenti open source.


Forte enfasi sul pensiero critico e sulla trasparenza.


Base legale e normativa ⭐⭐⭐⭐

Il quadro si fonda su: Code de l’éducation, GDPR, Loi Informatique et Libertés, SREN e AI Act dell’UE.


Definisce requisiti stringenti di conformità nell’uso dei dati e di supervisione umana per i sistemi considerati ad alto rischio.


Modello di implementazione ⭐⭐⭐

Sono stati stanziati 20 milioni di euro per lo sviluppo di strumenti di IA destinati a insegnanti e studenti.


È stato annunciato un nuovo strumento didattico per insegnanti, con lancio previsto tra il 2026 e il 2027.


Gli studenti delle scuole secondarie partecipano a sessioni formative di 30–90 minuti attraverso la piattaforma digitale dell’ONG francese Pix, per valutare il loro livello di conoscenza dell’IA e ridurre il divario di accesso.


Applicazioni e casi d’uso ⭐⭐⭐

Prime attività di formazione e test per studenti delle scuole secondarie.


Secondo il Cadre d’usage, gli studenti dal livello 4e in poi possono utilizzare autonomamente strumenti di IA in classe.


Governance e monitoraggio ⭐⭐

Il quadro impone trasparenza e supervisione in tutte le decisioni supportate dall’IA.


Tuttavia, il governo francese non ha ancora istituito un organismo nazionale di monitoraggio o una piattaforma centralizzata.


La responsabilità resta locale, in capo ai dirigenti scolastici e agli ispettori.


Formazione e sviluppo delle competenze ⭐⭐⭐

Per l’anno scolastico in corso, è stato introdotto un modulo obbligatorio di formazione sull’IA (30–90 minuti) per gli studenti delle scuole secondarie.


La formazione per insegnanti e altri studenti è disponibile ma non obbligatoria.


Gli insegnanti, al momento, non sono tenuti a partecipare a percorsi formativi obbligatori sull’IA.


Austria ⭐⭐⭐ (3)

Fase di attuazione: 🟡 Prime fasi di implementazione

L’Austria ha adottato un approccio decentralizzato all’introduzione dell’IA nell’istruzione, con progetti pilota locali e linee guida etiche sviluppate a livello regionale per i docenti.
Sebbene il governo abbia avviato discussioni sui profili legali dell’IA in ambito educativo, non esiste ancora una legislazione specifica per la scuola.

Visione strategica ⭐⭐

È stato istituito il piano federale AIM AT 2030, che tuttavia non contiene linee guida specifiche per l’istruzione.


Sono state lanciate diverse iniziative pilota, ma senza un coordinamento centrale, con conseguente mancanza di chiarezza sulla missione nazionale in materia di IA educativa.


Principi ed etica ⭐⭐⭐

I principi guida includono riflessione critica, trasparenza e protezione dei dati per le scuole.


Diverse istituzioni di formazione degli insegnanti hanno pubblicato regole etiche locali per l’uso dell’IA.


Base legale e normativa ⭐⭐⭐⭐

L’Austria segue la normativa dell’UE (AI Act) e le regole nazionali di protezione dei dati.


I documenti ufficiali sottolineano che qualsiasi utilizzo dell’IA nelle scuole deve essere conforme al GDPR e alle leggi nazionali.


Vari siti governativi illustrano l’attuazione dell’AI Act e le implicazioni legali per la pubblica amministrazione e l’istruzione.


Pur basandosi su solide basi giuridiche, non esiste ancora una legge dedicata all’IA educativa.


Modello di implementazione ⭐⭐⭐

L’implementazione è decentralizzata:


Il Ministero federale dell’Istruzione (BMBWF) fornisce manuali, buone pratiche e coordinamento dei progetti pilota.


Regioni, università pedagogiche e organizzazioni civiche gestiscono i programmi di formazione docenti e sperimentazioni con strumenti di IA.


Applicazioni e casi d’uso ⭐⭐⭐

Applicazioni pedagogiche (apprendimento personalizzato, supporto alla valutazione, accessibilità).


Applicazioni amministrative (automazione dei flussi di lavoro).


Progetti pilota locali incentrati principalmente su modelli linguistici generativi, con un’attenzione particolare all’uso da parte degli insegnanti.


Governance e monitoraggio ⭐⭐

Il Ministero federale dell’Istruzione ha documentato i risultati dei progetti pilota, ma non ha condotto studi empirici sistematici con gruppi di controllo.


Gli insegnanti sono stati affiancati da ricercatori durante la fase di documentazione.


I risultati forniscono indicazioni sul potenziale impatto dell’IA nel contesto educativo.


Formazione e sviluppo delle competenze ⭐⭐⭐⭐

Forte attenzione alla formazione degli insegnanti, sia in servizio che in formazione iniziale.


Le università pedagogiche offrono corsi e moduli di sviluppo professionale (CPD) sull’uso dell’IA.


Enti come PH Tirol e varie ONG hanno creato corsi e linee guida specifiche.


La piattaforma Eduthek rende disponibili risorse, materiali e strumenti di IA per il personale scolastico.


Paesi emergenti nella pianificazione dell’IA educativa

Germania ⭐⭐⭐ (2,7)

Fase di attuazione: 🔴 Emergente (Fase di definizione del quadro)

L’impegno della Germania per la trasparenza e la supervisione umana guida la strategia del Paese nell’integrare l’intelligenza artificiale nel sistema educativo.
Al momento, la responsabilità della futura attuazione dell’IA in ambito scolastico resta nelle mani degli Stati federali (Länder), anziché essere gestita dal governo nazionale.

Visione strategica e obiettivi ⭐⭐⭐

La strategia nazionale sull’IA, adottata nel 2018, è ora considerata obsoleta.


La Conferenza Permanente dei Ministri dell’Istruzione e delle Questioni Culturali (KMK) ha stabilito linee guida nazionali nel 2024, che vengono utilizzate per informare i piani in fase di sviluppo dai Stati federali tedeschi.


Gli obiettivi principali sono:


dotare le scuole e formare insegnanti e studenti affinché possano comprendere e usare l’IA in modo critico, assicurando un beneficio pedagogico e supervisione umana.


Ulteriore enfasi sull’uso dell’IA per migliorare la qualità dell’insegnamento e aumentare la maturità digitale nelle scuole.


Principi ed etica ⭐⭐⭐⭐

L’accento è posto su trasparenza, responsabilità, equità, protezione dei dati e responsabilità umana nell’apprendimento assistito dall’IA.


L’approccio respinge l’idea di sostituire il giudizio umano con sistemi automatizzati, ponendo invece un forte stress su un uso riflessivo e critico dell’IA.


Promuove equità e il superamento delle disuguaglianze digitali.


Base legale e normativa ⭐⭐

Riafferma la conformità al GDPR, alla legge sul copyright e all’AI Act dell’UE.


Si raccomanda a ciascuno Stato federato di definire procedure chiare per la protezione dei dati e l’uso etico dell’IA in classe.


Viene sottolineata la necessità di leggi a livello statale per garantire che l’uso dell’IA sia legale e spiegabile.


Non esistono ancora regolamenti vincolanti a livello nazionale.


Modello di implementazione ⭐⭐⭐

I progetti pilota e la co-creazione tra la pratica scolastica, le scienze educative e i fornitori tecnologici stanno contribuendo a sviluppare strumenti di IA adatti all’istruzione.


Il modello incoraggia gli Stati federali a sviluppare procedure di valutazione e audit della qualità per gli strumenti di IA utilizzati nelle scuole (possibilmente attraverso una revisione interstatale).


Al momento, si tratta solo di raccomandazioni, senza obblighi vincolanti. La responsabilità dell’implementazione è a carico dei singoli Stati federali, non del governo centrale.


Applicazioni e casi d’uso ⭐⭐

Vengono menzionati usi pedagogici (apprendimento personalizzato, supporto alla valutazione, strumenti di feedback) e amministrativi.


Forte attenzione sull’integrazione didattica e sulla valutazione etica dei casi d’uso dell’IA.


Non sono stati annunciati strumenti specifici o piattaforme. È stato delineato un strumento centralizzato a livello statale, che consentirebbe l'accesso a diversi modelli linguistici generativi (LLM).


Governance e monitoraggio ⭐

Il Paese è soggetto all’AI Act e al GDPR, ma non esiste ancora un piano ufficiale di monitoraggio nazionale.


Si suggerisce una coordinazione interstatale e meccanismi di valutazione.


Sebbene sia riconosciuta la necessità di istituzionalizzare l’IA, questo aspetto non è stato ancora affrontato.


Formazione e sviluppo delle competenze ⭐⭐⭐⭐

La formazione degli insegnanti è un punto di forza nelle linee guida KMK 2024.


È previsto l’inserimento sistematico dell’IA nella formazione degli insegnanti, sia per i professionisti in servizio che per quelli in formazione.


La formazione include aspetti tecnici, etici e pedagogici dell’IA, nonché riflessione critica, consapevolezza dei bias e uso dei dati.


È stato istituito un partenariato con l’Università di Stanford (META) per la ricerca pratica sulle necessità formative degli insegnanti riguardo all’IA.


Regno Unito ⭐⭐ (2,4)

Fase di attuazione: 🔴 Emergente

Nel 2023, il Regno Unito ha ospitato il Summit sulla Sicurezza dell’IA, mirato ad affrontare i rischi associati alle tecnologie emergenti nell’ambito dell’IA.
Il Paese adotta una visione positiva dell’uso dell’IA nelle scuole, concentrandosi sulla riduzione dei carichi di lavoro per i docenti e sul potenziale per migliorare gli standard di apprendimento tramite la tecnologia.

Visione strategica e obiettivi ⭐⭐

Utilizzare l’IA con due obiettivi principali:


ridurre i carichi di lavoro degli insegnanti;


migliorare la qualità educativa attraverso l’innovazione.


Non esiste ancora una strategia nazionale sull’IA nell’istruzione, ma sono presenti linee guida mirate e supporto per progetti pilota.


Principi ed etica ⭐⭐⭐

Principi etici: l’IA non deve mai sostituire la supervisione umana, i protocolli di protezione o l’equità.


Viene enfatizzata la valutazione dei rischi, la trasparenza e la supervisione nell’uso dell’IA da parte degli studenti, in particolare per quelli sotto i 18 anni.


Base legale e normativa ⭐⭐

Conformità con il GDPR del Regno Unito e le leggi su copyright e proprietà intellettuale.


Non esiste ancora legislazione specifica per l’IA nell’istruzione.


Modello di implementazione ⭐⭐⭐

L’implementazione avviene in modalità bottom-up, su base volontaria.


I programmi pilota iniziali si concentrano sul supporto ai docenti e sulle loro capacità nell’utilizzo dell’IA.


Sono stati investiti tre milioni di sterline in materiali didattici e contenuti digitali, con particolare attenzione al machine learning e alla formazione sui modelli linguistici generativi (LLM) per docenti e studenti.


Applicazioni e casi d’uso ⭐⭐

Supporto principalmente agli insegnanti per correzione compiti, creazione di risorse, personalizzazione dell’apprendimento, ecc.


Mancano analisi specifiche sui demografici degli studenti e sul loro uso dell’IA.


Non è stata ancora fatta una valutazione su come gli studenti interagiscano già con l’IA.


Governance e monitoraggio ⭐⭐⭐

Ofsted sta conducendo ricerche sull’impatto dell’IA nelle scuole early adopter.


Il Department for Education (DfE) pubblica aggiornamenti continui attraverso la sezione AI in Education Collection su GOV.UK, ma al momento non esiste un sistema ufficiale di monitoraggio o responsabilità.


Formazione e sviluppo delle competenze ⭐⭐

La Oak National Academy (finanziata dal governo britannico) sta sviluppando nuovi strumenti per gli insegnanti, tra cui Aila, un assistente per la pianificazione delle lezioni alimentato dall’IA.


Non sono previsti programmi obbligatori di formazione sull’IA per gli insegnanti.


Menzioni Speciali

I seguenti Paesi europei stanno anch'essi contribuendo alla formazione del panorama globale dell'IA, portando avanti progetti di ricerca unici e schemi pilota che affrontano i fattori chiave per una integrazione di successo dell’IA nelle istituzioni educative:

Paesi Bassi

Attraverso NOLAI (National Education Lab AI), i Paesi Bassi stanno promuovendo un approccio collaborativo e centrato sull’essere umano all’IA nell’istruzione.
Finanziato dal National Growth Fund e coordinato dall'Università Radboud, NOLAI unisce scuole, ricercatori, aziende EdTech e decisori politici per co-creare strumenti di IA etici, trasparenti e pedagogicamente validi.

NOLAI opera sotto rigorosi quadri etici e di protezione dei dati europei e nazionali (compreso il GDPR e l’AI Act dell’UE), con un Consiglio di Etica integrato.
Attiva dal 2022, l'iniziativa svolge progetti pilota in aula a tutti i livelli scolastici, concentrandosi su apprendimento adattivo, feedback automatizzati e sistemi di supporto per gli insegnanti.
Pur avendo un forte modello di governance, collaborazione aperta e coinvolgimento degli insegnanti, l'adozione di politiche più ampie oltre il programma rappresenta una sfida futura.

Estonia

Sfruttando il successo dell’iniziativa di educazione digitale Tiger Leap, la strategia IA Leap dell’Estonia punta a rendere il Paese la “nazione più intelligente attraverso l’IA”.
Il piano si concentra su mantenere un’alta qualità educativa, personalizzare l’apprendimento e integrare strumenti innovativi nelle scuole.

Con un forte sostegno pubblico e privato (circa 6,5 milioni di euro all’anno), l’iniziativa mira a formare 58.000 studenti e 5.000 insegnanti entro il 2027 attraverso app educative basate su IA gratuite e formazione per insegnanti.
Tuttavia, pur essendo leader nell’integrazione tecnologica e nell’innovazione, il piano dell’Estonia pone meno enfasi sull’alfabetizzazione all’IA, sull’etica dei dati e sulla mitigazione dei rischi legati all’uso dell’IA nell’istruzione.

Polonia

La Politica di Sviluppo dell’IA 2025-2030 della Polonia integra l’IA nell’istruzione attraverso riforme curricolari, investimenti in infrastrutture e formazione degli insegnanti.
Circa 1,84 miliardi di PLN finanzieranno 16.000 aule equipaggiate con IA, insieme a laboratori pilota di IA e al progetto “Generazione IA” a Katowice.

La coordinazione nazionale segnala un forte coinvolgimento del governo e una crescente prontezza nel distribuire l’IA in modo responsabile nelle scuole, con il potenziamento delle capacità degli insegnanti e partenariati pubblico-privato (ad esempio con Microsoft e la Fondazione Orange) per supportare lo sviluppo delle competenze.
Tuttavia, i meccanismi di supervisione e i quadri di valutazione sono ancora in fase di evoluzione, e pur ponendo l’accento sull’uso etico e sull’inclusione digitale, i dettagli sull’implementazione restano limitati.

Diventare Leader Globali nell’Intelligenza Artificiale

La rivoluzione dell’IA è destinata a trasformare profondamente il panorama educativo a livello globale, creando terreno fertile per la crescita del sapere, lo sviluppo del talento e l’innovazione futura.

Le società di tutto il mondo stanno abbracciando i progressi tecnologici, investendo con interesse nella data science, nella ricerca e sviluppo, e costruendo piani d’azione completi ed etici per l’IA.
L’impatto dell’IA sull’istruzione sarà profondo e ampio, con molti Paesi europei pronti a prendere il loro posto sulla scena globale nello sviluppo dell’IA, accanto a USA, Canada e Cina.

Si prevede che la crescita economica del settore globale dell’IA raggiunga i 15,7 trilioni di USD entro il 2030, spingendo la necessità di laureati e professionisti alfabetizzati all’IA.

Investimenti significativi vengono fatti in tutti i sistemi educativi europei per garantire che gli studenti acquisiscano fluenza nei sistemi di IA.

L’implementazione etica dell’IA, insieme al talento e all’innovazione, dipende da regolamenti giuridicamente vincolanti che guidino e proteggano gli utenti, e che rendano responsabili gli sviluppatori della tecnologia.

Poiché gli studenti di oggi entrano in un mondo plasmato da una evoluzione tecnologica senza precedenti, i piani d’azione sull’IA sono fondamentali per garantire ambienti di apprendimento, lavoro e vita sicuri e stabili, ora e in futuro.

Per un’analisi approfondita sull’impatto dell’IA nell’istruzione europea, consulta il Report GoStudent sul futuro dell'istruzione 2025.